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domenica 24 maggio 2020

CICCIOTTI DI PIZZA FRITTI
I cicciotti fritti sono una ricetta sfiziosa che preparo con la mia pasta per pizze, lunga lievitazione e poco lievito. Possono essere conditi in versione salata come mostro giù nel post o in versione dolce con Nutella e granella di nocciola.


Ingredienti:
500gr di farina per pizza*
(consiglio Caputo o Molino Della Giovanna)
1 cucchiaio di olio evo
1/2 cucchiaio di sale
300ml di acqua
10gr di lievito di birra fresco
Per condire:
150gr di rucola
8 pomodorini
150gr ciliegine di mozzarella
sale e pepe q.b.
 Procedimento:
Fate sciogliere il lievito in 50ml di acqua tiepida. 
In un recipiente dai bordi alti disponete la farina a fontana. Mettete al centro il sale e il lievito sciolto. Cominciate ad impastare unendo l'acqua a filo. 
L'impasto sarà pronto quando non si attaccherà più alle mani.
Lavorate la pasta su un piano da lavoro leggermente infarinato. Date la forma di una pagnotta e mettete a lievitare in una ciotola dai bordi alti e coperta da pellicola o coperchio a chiusura ermetico per 6-8 ore. 
Trascorso il tempo, mettete l'impasto in frigorifero e lasciate riposare per altre 12 ore.


Riprendete l'impasto e dividetelo in tanti bastoncini di 6-7cm di lunghezza per circa 1,5cm di larghezza. Oltre ai bastoncini potete anche formare delle palline di circa 20gr. 
Coprite e lasciate lievitare 20min.


Friggete i bastoncini in abbondante olio caldo e togliete quando saranno dorati. 


Adagiateli su carta assorbente e spolverate di sale e pepe.
In un piatto da portata disponete la rucola, conditela con un pò di olio e sale. Adagiate i cicciotti di pizza, le ciliegine di mozzarella e i pomodorini tagliati a metà.
Servite!

 


 PIZZA FRITTA NAPOLETANA: MONTANARA
A' pizzella fritta napoletana è un vero sfizio per il palato. Ricetta d'eccellenza campana viene considerato uno street food ovvero cibo da strada perchè si trova in tutti i bar e rosticcerie della Campania. Semplici da preparare ottime come aperitivo, buffet.

Ingredienti per circa 10 montanara medie:
500gr di farina per pizza*
1 cucchiaio di olio evo
1/2 cucchiaio di sale
300ml di acqua
12gr di lievito di birra fresco
Per condire:
foglie di basilico fresco q.b.
1 passata di pomodoro*
*(solitamente si usano i San Marzano)
1 cucchiaino di sale 
olio evo q.b.
1 cipolla Tropea (oppure aglio)
scaglie di parmigiano* 
*(oppure listarelle di mozzarella)
Per friggere:
olio di semi

 Procedimento:
per la pasta: fate sciogliere il lievito in 50ml di acqua tiepida. 
In un recipiente dai bordi alti disponete la farina a fontana. Mettete al centro il sale e il lievito sciolto. Cominciate ad impastare unendo l'acqua a filo. 
L'impasto sarà pronto quando non si attaccherà più alle mani.
Lavorate la pasta su un piano da lavoro leggermente infarinato. Date la forma di una pagnotta e mettete a lievitare in una ciotola dai bordi alti e coperta da pellicola o coperchio a chiusura ermeticoper 6-8 ore. 
Trascorso il tempo, mettete l'impasto in frigorifero e lasciate riposare per altre 12 ore.

Per il sugo: mettete un pò d'olio in una padella e fate rosolare la cipolla tritata finemente (oppure l'aglio*). Unite la passata di pomodoro, aggiustate di sale e lasciate cuocere a fuoco medio con coperchio per circa 30'.

Trascorso il tempo di riposo della pasta, riprendete l'impasto. Staccate dei pezzi di pasta (circa 50gr) formate una pallina e appiattite con le dita sopratutto la parte centrale. 
Friggete in abbondante olio caldo (temperatura 180°) mentre la pizzella è in cottura, per non far gonfiare la parte centrale dovete appiattirla aiutandovi con un cucchiaio o schiumarola.
Durante la cottura irrorate di olio la pizzella.
Togliete appena si sarà dorata in tutte le sue parti.
Poggiate su carta assorbente, distribuite al centro della pizzella il sugo precedentemente preparato, poggiate una foglia di basilico fresco e unite le scagliette di parmigiano. 

*Se utilizzate l'aglio condite il sugo con un pò di origano.


mercoledì 6 maggio 2020

VRASCIOLE DI PATATE CALABRESI
Dalla mia amata Calabria ecco un'altra ricetta per voi. Ma cosa sono le "braciole" calabresi (in dialetto calabrese "vrasciole")? Con questo termine in calabrese si indicano generalmente le polpette che in questo caso sono di patata.
Sono una sorta di crocchette di patate ma senza farina e pangrattato nell'impasto.
Servite come antipasto o intermezzo portano allegria in tavola e sono la gioia di adulti bambini.
(Prova anche Crocchè Napoletani)



Ingredienti per 15 vrasciole:
500gr di patate
1 uovo e 2 tuorli
1/2 cucchiaino di sale
60gr di parmiggiano
60gr di pecorino
prezzemolo q.b.
Per friggere:
olio di semi q.b.

Procedimento:
Lavare e lessare le patate. Togliere la buccia, schiacciarle con lo schiaccia patate e mettere a raffreddare su un canovaccio. Coprire.
Passare le patate dentro una ciotola e unire tutti gli ingredienti.


Amalgamare bene il tutto. Risulterà un pò appiccicoso, è normale.
Bagnare le mani con un pò di olio evo e prendendo un pò di impasto, formare delle palline, poi dare loro una forma allungata.


Poggiare su un vassoio con canovaccio e coprire.
Finito l'impasto, scaldare l'olio in una pentola dai bordi alti.
L'olio dovrà essere bollente.
Far friggere le vrasciole e toglierle quando saranno ben dorate.


                                                           Variante con 'nduja



VARIANTE:
VRASCIOLE CALABRESI CON CARNE E 'NDUJA
Diffusissime in tutta la Calabria sono queste polpette dalla caratteristica forma allungata composta da carne di vitello, mollica di pane raffermo, volendo con aggiunta di 'nduja. 
Vengono servite ben calde generalmente all'apertura di un pasto per stuzzicare l'appetito in attesa delle portate principali.

 Ingredienti per circa 16 vrasciole:
500gr di carne macinata di vitello
200gr di mollica di pane
250ml di latte 
50gr di pecorino grattugiato
2 uova
1 mazzetto di prezzemolo
2 cucchiai di 'nduja *
*(potete anche ometterlo) 
1 aglio
sale, pepe q.b.
Per friggere:
olio evo oppure di semi di mais

Procedimento:
Iniziate mettendo in ammollo il pane suddiviso in pezzi nel latte. 
Quando si sarà ammorbidito, strizzate e unite alla carne insieme alle uova, aglio tritato, prezzemolo, sale, pepe, pecorino e 'nduja. 
Cominciate ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Quando sentirete che l'impasto risulterà morbido e lavorabile, cominciate a formare delle polpette allungate, la classica forma delle vrasciole che è più larga al centro e vanno via via stringendosi agli estremi.


Friggete in abbondante olio caldo. La loro superficie dapprima risulterà dorata poi via via sempre più scura.
Toglietele dall'olio di frittura con una schiumarola e lasciate asciugare su carta assorbente in modo da togliere l'unto in eccesso.



PASTA FRESCA: FILEJA CALABRESI

Una pasta tipica della mia amata Calabria sono i fileja che prende anche il nome di "maccheroni al ferretto" (maccarrunni, filedda). 
Tradizione vuole che vengano mangiati con sugo di capra ma una variante che crea un connubio perfetto tra pasta locale e prodotto d'eccellenza è l'aggiunta di 'nduja (quindi fileja e 'nduja)! Ottimi se conditi anche con sugo di carni miste o ceci, fagioli bianchi (Suriaca russa janca, fagioli bianchi di San Nicola la Crissa).
La lunghezza di questa pasta fatta in casa, secondo il gusto personale e del condimento scelto, và dai 10 a massimo 30cm. Il bastoncino di legno che viene utilizzato viene chiamato in dialetto dinaculu, dinaco, dinaciulu, filejo o filej. 


Di seguito gli ingredienti:  
400gr farina di grano duro
1 cucchiaio di olio evo
300ml di acqua tiepida
Per la lavorazione:
1 bastoncino di legno essiccato
di 3-4mm di spessore
Procedimento:
Disporre la farina a fontana cominciare a mettere un bicchiere di acqua tiepida e cominciare ad impastare unendo la restante acqua a filo.
Una volta formato l'impasto lasciare riposare il panetto coperto da una panno per mezz'ora.
Riprendete l'impasto, spolverate il piano da lavoro e formate dei cordoncini di 10cm di lunghezza e 0,5mm di spessore. Infarinarli e arrotolarli attorno al dinacu.


Schiacciate leggermente con le dita la superficie della pasta e sfilate dal dinacu.
posare la pasta ottenuta su un vassoio o telo infarinato, dispondendo i fileja l'uno accanto all'altro, senza sovrapporli.
A preparazione ultimata, lasciare asciugare la pasta Calabrese per almeno 60'.


LA PASTA FRESCA: CAVATELLI
I cavatelli sono una pasta tipica del Sud Italia hanno una forma allungata e incavata verso l'interno che si ottiene con una leggera pressione delle dita da esercitare su un piccolo pezzo di pasta. Si prestano a qualsiasi tipo di condimento: ragù, pomodorini, speck e parmigiano, con crema di lenticchie o fagioli, con verdure...

Ingredienti:
250gr di farina 00
250gr di farina di semola 
300ml di acqua
1 cucchiaio di olio evo

Procedimento:
Disporre la farina a fontana unire il cucchiaio di olio e cominciare ad impastare unendo l'acqua a filo.
Di tanto in tanto sarà opportuno spolverare di farina la spianatoia.
Una volta formato l'impasto lasciare riposare il panetto coperto da una panno per mezz'ora.
Riprendete l'impasto, spolverate il piano da lavoro e formate dei cordoncini da cui prendere un tocchetto largo circa 1cm.
Esercitare una pressione con le dita (indice e medio) e scavate il cavatello al suo interno.
Continuate così fino ad esaurire l'impasto.
Poggiarli su un vassoio bene infarinato, spolverarli in superficie con un pò di farina e lasciarli seccare almeno un paio d'ore coperti con una panno prima di cuocerli in acqua salata e bollente.